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Metti il gay in prima pagina


Ormai il gay fa notizia. E lo fa ancora di più il coming out (vedi Tiziano Ferro & affini). Di questi tempi l’omosessualità è una delle parole chiave per i media, tanto da poter influire sulle vendite di quotidiani e settimanali. Alcuni saranno rimasti sorpresi, ieri mattina, leggendo la locandina del Nuovo Corriere di Firenze, che recitava a caratteri cubitali: “Mamma sono gay: le confessioni degli omosex fiorentini”. E chi è finito sulle colonne del quotidiano fiorentino? Un politico, una Miss, ma anche le storie dei gay “della porta accanto”.


Nonostante il titolo “strillato”, il giornale affronta il tema dell’omosessualità senza cadere nei luoghi comuni, raccontando la realtà omosessuale attraverso le parole di chi ha fatto coming out: un 31enne impegnato per Ireos (una delle associazioni fiorentine lgbt), un infermiere fiorentino e il suo compagno.

C’è anche un’intervista a Marica D’Amico, in arte Markesa, che lo scorso agosto è stata incoronata Miss Trans Italia 2010 a Torre del Lago. La performer, molto conosciuta nei locali gay toscani, racconta la storia della sua transessualità: un percorso lungo, ma con l’aiuto di una famiglia sempre presente.


Non manca il riferimento a due fatti in primo piano negli ultimi giorni in Toscana: la notizia di una coppia gay di Livorno che ha avuto un figlio grazie a un utero in affitto negli USA e il polverone politico sollevato per la vicenda di Alessandro Cresci (coordinatore provinciale dell’Italia dei Valori, accusato da un militante del partito di non essere affidabile, perché non dichiarato).

In un momento in cui la tv porta sullo schermo il solito gay stereotipato, fa piacere leggere un giornale che parla di omosessualità senza precocetti.
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“Non ha detto che è gay?
Non votatelo”

FlorenZina non si occupa di politica, ma questa volta fa un’eccezione, per riferire di una singolare vicenda. Tutto parte dall’assurda accusa rivolta a un politico (fiorentino) dell’Italia dei Valori, apparsa su un sito internet: non hai dichiarato pubblicamente di essere gay? Sei inaffidabile e ricattabile, quindi non puoi fare il coordinatore regionale del partito, carica per la quale sei candidato .

In sintesi è questa la contestazione, pubblicata  nei commenti a un articolo del sito iltribuno.com, che ha fatto scatenare un putiferio. Il politico che ha visto mettere in piazza la sua omossessualità è Alessandro Cresci, attuale coordinatore fiorentino dell’Italia dei Valori e uno dei due candidati per la carica di segretario regionale.


"All'incontro con noi a Pisa, Alessandro avrebbe potuto tranquillamente parlare della sua omosessualità, del fatto che convive con il suo compagno. Scoprirlo a posteriori ci ha lasciato il dubbio della affidabilità sulla persona o sulla sua ricattabilità politica".

Scrive un fantomatico militante, che si firma “Enrico di Pisa”.

 Sono seguite mail di insulti: tra le accuse quella di aver fatto diventare l'Italia dei Valori un "partito di checche". A Cresci (foto) sono però arrivati molti messaggi di solidarietà: dai vertici del partito, ma anche dalle persone comuni. Il profilo Facebook si è riempito di attestati di amicizia. Intanto è scattata la caccia al fantomatico “Enrico di Pisa”, che (ovviamente) non si trova.
 

Per la cronaca: Cresci ha confermato di essere gay (affermando che non era necessaria una conferenza stampa per comunicarlo: lo sapevano già tutti, amici, parenti e colleghi) e in un comunicato ha annunciato querela.
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