“Non ha detto che è gay?
Non votatelo”

FlorenZina non si occupa di politica, ma questa volta fa un’eccezione, per riferire di una singolare vicenda. Tutto parte dall’assurda accusa rivolta a un politico (fiorentino) dell’Italia dei Valori, apparsa su un sito internet: non hai dichiarato pubblicamente di essere gay? Sei inaffidabile e ricattabile, quindi non puoi fare il coordinatore regionale del partito, carica per la quale sei candidato .

In sintesi è questa la contestazione, pubblicata  nei commenti a un articolo del sito iltribuno.com, che ha fatto scatenare un putiferio. Il politico che ha visto mettere in piazza la sua omossessualità è Alessandro Cresci, attuale coordinatore fiorentino dell’Italia dei Valori e uno dei due candidati per la carica di segretario regionale.


"All'incontro con noi a Pisa, Alessandro avrebbe potuto tranquillamente parlare della sua omosessualità, del fatto che convive con il suo compagno. Scoprirlo a posteriori ci ha lasciato il dubbio della affidabilità sulla persona o sulla sua ricattabilità politica".

Scrive un fantomatico militante, che si firma “Enrico di Pisa”.

 Sono seguite mail di insulti: tra le accuse quella di aver fatto diventare l'Italia dei Valori un "partito di checche". A Cresci (foto) sono però arrivati molti messaggi di solidarietà: dai vertici del partito, ma anche dalle persone comuni. Il profilo Facebook si è riempito di attestati di amicizia. Intanto è scattata la caccia al fantomatico “Enrico di Pisa”, che (ovviamente) non si trova.
 

Per la cronaca: Cresci ha confermato di essere gay (affermando che non era necessaria una conferenza stampa per comunicarlo: lo sapevano già tutti, amici, parenti e colleghi) e in un comunicato ha annunciato querela.

1 commenti:

Anonimo | 20 ottobre 2010 alle ore 14:32

Quando si dice che la politica non parla di omosessualità.. lo fa, eccome: ma nel modo sbagliato!

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