Martedì al cinema, gratis
Martedì 3 aprile prende il via all’Oden (in piazza Strozzi 2) il terzo ciclo della rassegna Martedì al cinema realizzato in occasione delle mostre American Dreamers e Americani a Firenze, in corso a Palazzo Strozzi.
Fino al 29 maggio saranno proiettate alcune pellicole storiche del cinema Usa, in lingua originale con sottotitoli in italiano. L’appuntamento è ogni martedì alle 20.30. L’ingresso è libero.
Segnalo, tra gli altri titoli, Paura e delirio a Las Vegas (10 aprile), Edward mani di forbice (17 aprile), Camera con vista (1 maggio) e Fight club (22 maggio).
Ecco il programma dettagliato.
LONTANO DAL PARADISO
Far from Heaven di Todd Haynes (USA, 2002, '107)
Gli anni '50 del boom americano fanno da sfondo alla storia di Frank (Dennis Quaid) e Cathy Whitaker (Julianne Moore), coppia apparentemente felice della media borghesia americana. Questo quadro d’epoca nasconde tuttavia, dietro un’apparente serenità, segreti e questioni non ancora risolte sul sesso e la razza. Un ritratto puntuale di un decennio simbolo di un miraggio politico e sociale che non ha mai veramente acquisito consistenza. Coppa Volpi alla Moore al Festival del Cinema di Venezia del 2002.
Martedì 10 aprile, ore 20.30
PAURA E DELIRIO A LAS VEGAS
Fear and Loathing in Las Vegas di Terry Gilliam (USA, 1998, '118)
Ispirato al libro di S. Thompson, nato come reportage di una corsa in fuoristrada verso Las Vegas per la rivista “Sport Illustrated”, trasformatosi poi on the road in un viaggio nell’allucinazione. Terry Gilliam ci presenta un reportage chiaro e preciso sul sogno americano tra droga e autodistruzione: era il 1971, l'America era ancora in Vietnam, gli anni ‘60 erano stati messi da parte, spiritualmente e politicamente. Cosa potevano fare l'improbabile giornalista Raoul Duke (Johnny Depp) e il suo avvocato samoano Dr. Gonzo (Benicio Del Toro) se non fuggire a Las Vegas?
EDWARD MANI DI FORBICE
Edward Scissorhands di Tim Burton (USA, 1990, '101)
Una monotona routine scandisce le giornate di una cittadina americana di provincia negli anni '50. Sulla collina c’è un cupo castello dove si nasconde una creatura (Johnny Depp) timida e misteriosa dalle sembianze umane ma con lunghe e ingombranti forbici al posto delle mani. La giovane Peggy (Winona Ryder) decide di adottarla e portarla a casa con sé tra lo stupore e l'indignazione dei compaesani. Una favola crudele che denuncia il finto perbenismo ed elogia la diversità. Una delle opere più amate e visionarie del grande Tim Burton.
Martedì 1 maggio, ore 20.30
CAMERA CON VISTA
A Room with a View di James Ivory (GB, 1985, '115)
Lucy (Helena Bonham Carter), in vacanza in Italia, viene travolta dalla bellezza e dalla vitalità di Firenze, così in contrasto con la pacatezza della "sua" Inghilterra. Qui inizia a vedere tutto con occhi nuovi e s'innamora. Influenzata da una rigida educazione, per Lucy non sarà facile arrendersi all'evidenza e abbandonarsi ai sentimenti. Vincitore di tre Premi Oscar per miglior sceneggiatura, miglior scenografia e costumi e David di Donatello a Ivory per la regia.
RITRATTO DI SIGNORA
Portrait of a Lady di Jane Campion (USA, 1996, '144)
Tratto dall'omonimo romanzo di Henry James, il film, ambientato nei primi del '900, racconta la storia della giovane ereditiera americana Isabel Archer (Nicole Kidman) in viaggio a Firenze. Qui si innamora di Gilbert Osmond (John Malkovich), uomo di mondo e amante d’arte senza scrupoli che sposa Isabel per interesse. Il matrimonio è un fallimento e Isabel si sente schiacciata dall’ipocrisia e dal formalismo del marito, in forte contrasto con il suo spirito indipendente e concreto. Paragone tra la società americana, piena di energia e attenta all’essenziale, e quella europea, decadente e futile.
Martedì 15 maggio, ore 20.30
ZABRISKIE POINT
Zabriskie Point di Michelangelo Antonioni (USA, 1970, '112)
Zabriskie Point è il punto di massima depressione geologica negli Stati uniti. Qui, s’incrociano i destini di due ragazzi: Mark (Mark Frechette), giovane in fuga con un aereo rubato, e Daria (Daria Halprin), segretaria d'azienda. Nel paesaggio spettrale di questo luogo, i due trascorrono lunghe ore d'amore prima di riprendere la fuga. Magistralmente diretto da Antonioni, il film è diventato il manifesto della crisi della società di oggi, sogno impossibile di chi fugge dal denaro, dal consumismo, dal potere, e lo annienta solo nell'immaginazione.
FIGHT CLUB
Fight Club di David Fincher (USA, 1999, '139)
Un impiegato mite e frustrato, dopo aver perso tutti gli oggetti di cui si era circondato per illudersi di non essere solo, conosce un misterioso uomo d’affari che lo convince ad entrare in un fight club, circolo notturno clandestino i cui membri si picchiano a sangue una o più volte alla settimana. Tratto dall’omonimo romanzo di Chuck Palahniuk, “Le cose che possiedi alla fine ti possiedono”, il quarto film di David Fincher è una critica esplicita allo stile di vita americano, ponendosi come espressione del disagio e del consumismo della società contemporanea. Un cult movie senza tempo, entrato a pieno titolo nella storia del cinema americano contemporaneo.
Martedì 29 maggio, ore 20.30
AMERICA OGGI
Short Cuts di Robert Altman (USA, 1993, '188)
Una squadriglia di elicotteri si butta in picchiata su Los Angeles per spargere un potente pesticida. Inizia così il film capolavoro di Robert Altman in cui si sommano le vite e i destini dei ventidue personaggi principali, mentre nella metropoli si aspetta il terribile terremoto che a breve dovrebbe colpirla. Leone d'Oro alla 50ª Mostra di Venezia nel 1993, il film descrive uno spaccato amaro e senza speranza della società americana. Tratto da alcuni racconti di Carver e forte di un cast formidabile, il film ci restituisce un complesso arazzo di americanità.
Info sul sito di Odeon Cinema.
Segui FlorenZina
0 commenti:
Posta un commento