La movida si ribella, petizione salva-gay per Torre del Lago

Ormai il mantra di quest’estate lo conoscono tutti: “Torre del Lago non è più quella di una volta”, si lagnano in molti. Niente musica lungo quei cento metri di starda che in fino a un anno fa erano i più caciaroni (e gay) d’Italia.

Nessun ballo in mezzo alla strada. E ora imprenditori , singoli cittadini e associazioni hanno lanciato una petizione per salvare la situazione e far tornare tutto com’era.

Anche perché i flussi del turismo gay stanno iniziando a cambiare rotta, diretti al sud, a Gallipoli.

Ma non sarà facile, salvare Torre. La questione è questa.

Il pezzo di asfalto dove si trovano i locali sul lungomare fa parte del parco di Migliarino-San Rossore e quindi ci sono una serie di cavilli burocratici che negli ultimi mesi hanno creato  problemi ai locali come Mamamia e Stup!da, prima chiusi, poi riaperti all'ultimo momento.

Fino all’anno scorso erano gettonatissimi dai gay e dalle lesbiche di tutta Italia, nel 2012 sono muti (o quasi).

Le due discoteche hanno dovuto dire addio alle casse e ai dj.

Il Mama è un pub, lo Stup!da si è spostato a Marina di Pisa una volta a settimana, mentre a Torre il locale è usato per aperitivi e come ristorante.

Di fatto l’unico posto dove ballare è il Frau Marlene, all’inizio della Marina, finito dentro la famiglia di Regina Miami & co.

Con questi problemi la stagione estiva non è stata esaltate per ristoranti, pub, campeggi e bed and breakfast. Della situazione a Torre del Lago ho parlato anche in altri post, dopo il sequestro dei locali (“liberati” in extremis prima dell’estate) e il ritiro delle licenze da ballo.



Ecco il testo della raccolta di firme:

Questa è una raccolta di firme promossa da singoli cittadini, da aziende turistiche e associazioni allo scopo di ripristinare le condizioni che hanno reso le marine di Torre del Lago e Viareggio un luogo di aggregazione giovanile e LGBT libero e vivace e che questa estate è stato spento dall'applicazione di regole esageratamente stringenti.

Firma anche tu per liberare i Viali Europa (lungomare) dai paletti normativi che ne ostacolano un completo sviluppo.

Chi vuole firmare può farlo anche online sul sito Petizionionline.

Cosa ne pensate? Lasciate un commento qui sotto.


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