‘Le lesbiche non esistono’:
un doc finanziato dalla rete
Due videomaker . Un’idea e una raccolta di fondi su internet. Due giovani toscane hanno lanciato il progetto ‘’Le lesbiche non esistono’’: un documentario dedicato all’omosessualità femminile, argomento che spesso rimane nell’ombra. Le riprese sono in corso, la ricerca di micro-finanziamenti pure.Laura Landi e Giovanna Selis, questi i nomi delle due registe, si sono affidate al portale produzionidalbasso.com, grazie al quale raccogliere risorse da destinare al loro progetto: ognuno può contribuire alla realizzazione del documentario impegnandosi a versare, alla fine della sottoscrizione, una quota da 10 euro. Al momento le “promesse” di donazione sfiorano i 2mila euro.
Ho rivolto qualche domande alle due giovani videomaker.
Partiamo dal titolo del documentario, "Le lesbiche non esistono", volutamente provocatorio. Perché questa scelta?
L'idea è nata da un insulto mancato. Voi quanti insulti per le lesbiche conoscete? Nel momento in cui ci siamo fermate a pensare a noi venivano in mente solo termini riferiti agli uomini gay. Abbiamo riflettuto molto su questa mancanza linguistica e ci siamo rese conto che di fatto segnala una mancanza ben più grave. Siamo partite quindi dall'assenza, dal negativo e da qui anche l'idea del titolo che è ovviamente provocatorio.
Quali sono le “mete” di questo documentario?
Ad agosto abbiamo iniziato a girare. Siamo partite da "casa" e quindi da Firenze poi siamo salite al nord. Ora è il momento di Roma e del sud. Ci piacerebbe riuscire a dare uno sguardo "nazionale" al progetto. Ma ovviamente tutto questo dipende dai contatti e dalle storie che incontreremo.
Cosa è emerso dalle prime riprese?
Per ora quello che emerge dal girato è che sicuramente c'è ancora molto da cambiare ma altrettanto sicuramente molte cose stanno già cambiando anche se l'Italia sembra non accorgersene. Le nuove generazioni per esempio sono molto disponibili alle interviste e al confronto. Ma abbiamo trovato anche signore che hanno alle spalle una vita insieme e ci hanno spontaneamente contattato per raccontarcela.
Come va avanti il progetto?
Attualmente stiamo realizzando con l’illustratrice Francesca Bolis l’animazione che aprirà il nostro documentario, appena pronta la presenteremo a La Citè di Firenze dove organizzeremo una serata a maggio per parlare del documentario e di come aiutarci a sostenerlo.
Una volta concluso dove sarà possibile vedere il documentario?
Ci teniamo a sottolineare che una volta finito questo doc non rimarrà "in scatola". Lo presenteremo a tutti i festival in cui verrà selezionato, festival di genere e NON. Riteniamo infatti che un progetto come questo possa parlare ed essere utile non solo ad un pubblico omosessuale, ma anche e soprattutto a quello eterosessuale.
Perché la scelta di produzionidalbasso.com?
Abbiamo deciso di cercare finanziamenti in maniera alternativa ai soliti sistemi tramite la produzione dal basso perché riteniamo che questo progetto abbia le caratteristiche giuste per un'operazione del genere. Per chi volesse sostenerci basta cercarci su produzionidalbasso.com, cliccare su sostieni e seguire le istruzioni. Attraverso la prenotazione di quote diverrete di fatto nostri produttori, con un minimo di due quote vi porterete a casa anche il dvd del documentario.
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