"Meglio che essere gay":
sit-in a Firenze, GeL non ci sta
«Meglio le belle ragazze che essere gay». Le parole di Silvio Berlusconi hanno scatenato un putiferio: dai gruppi su Facebook che affermano “Meglio essere gay che Berlusconi”, alle lettere aperte delle associazioni lgbt, fino ai sit-in (uno organizzato anche a Firenze). Ma non tutti danno addosso al premier. GeL, Gay e Libertà, l’associazione gay del centrodestra vicina al Pdl e fondata a Firenze, parla di una “battuta estemporanea”. Di tutt’altra opinione è l’Arcigay, che ha annunciato sit-in, flash mob, kiss-in e incontri pubblici, sparsi un po’ per tutto lo stivale.
A Firenze il circolo Il giglio rosa ha organizzato per sabato prossimo una manifestazione in centro, davanti alla Prefettura, a partire dalle ore 16.
«Riteniamo che il presidente Berlusconi, con quest’ennesima dichiarazione pubblica, e il suo Governo abbiano raggiunto i limiti della decenza e della civiltà»
scrivono gli organizzatori in una nota stampa.
A far discutere all’interno della comunità gay è la presa di posizione di GeL, ossia “Gay e libertà” la neo associazione di centrodestra vicina al Pdl nata recentemente a Firenze. Ecco cosa scrivono i due fondatori, Mattia Bertini e Daniele Onori, in un comunicato:
«Speriamo si sia trattata solo di una battuta estemporanea dovuta alla forte pressione emotiva che il Presidente Berlusconi sta subendo da parte dei media […] Ci auguriamo che questa battuta non venga adesso enfatizzata […] Ricordiamo che l'associazione è nata anche per sensibilizzare proprio lo stesso PdL, al quale chiediamo di ponderare le parole in un momento così delicato ed invitiamo a prendere posizioni dure su la vera omofobia con leggi ad hoc».
L’altra associazione omosessuale di centrodestra, Gaylib, vicina ai finiani, ha invece condannato le parole di Berlusconi.
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