Un amore fra donne, alla fermata dell'autobus

Qualcuno di voi si sarà imbattuto nella “storia alla fermata del bus”. Da qualche mese un’anonima scrittrice lascia il suo racconto in puntate, attaccato alle pensiline in diverse parti di Firenze. Io ho trovato la quarta pagina affissa alla fermata di piazza Puccini, altre sono state segnalate in piazza Dalmazia e a Campo di Marte.

Questa saga va avanti da dicembre, quando è finita anche su alcuni siti di informazione, ad esempio Reporter. Settimana dopo settimana, nuove pagine stampate sono comparse alle fermate con un post-it appuntato sopra “Prendi una copia, che il tempo passa meglio”.

Tutto è iniziato con una poesia e un racconto che cominciava con queste parole

Sono nata per far battere il cuore delle donne. Non so ancora cosa le spinge a me. Sarà la mia simpatia, la mia voglia di vivere, il mio senso di protezione o forse i miei capelli. Sono entrata così nella loro vita. Abbattendo le innumerevoli barricate di pregiudizi, tradizioni che sono bagaglio di vissuto di ogni essere umano. Chi mi ha amato, sa sicuramente di cosa sto parlando. Sa cosa ha dovuto affrontare. E sa altrettanto quanto sia emozionante vivere un amore segreto, nascosto dagli altri, chiuso in una campana di vetro.

Dopo l’infanzia, il primo amore, gli anni dell’università, adesso è arrivata la quarta pagina. La storia è molto intima: ci sono le emozioni del primo bacio scambiato con una donna, le delusioni amorose, gli incontri più pepati. Parallelamente, di "puntata" in "puntata", si aggiungono nuovi versi alla poesia.

Per conoscere il resto, provate a passare da qualche fermata dell’autobus in giro per la città e se vedete il quinto capitolo, fatemelo sapere scrivendo a florenzinagay@gmail.com.

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