Stasera la signora Foer torna in tv
E va bene. Mi sono guadagnato una tirata d’orecchi (immagino insieme ad altri). Non vuole essere chiamata nobildonna. Al massimo signora. Chiedo venia se in un mio recente post ho usato un appellativo inesatto. Purtroppo non ho l’onore di conoscerla dal vero. Ma veniamo al dunque.La signora Foer stasera sarà nuovamente ospite del salotto di Serena Dandini, a The Show Must Go Off (La7, dalle ore 21.30). Il debutto sul piccolo schermo risale alla scorsa settimana (per vedere il video della chiacchierata Drusilla - Dandini leggi questo post). Ora sembra averci preso gusto. Oggi su Facebook ha annunciato: “stasera sono in trasmission”.
Tutti pronti, di fronte alla tv, dunque. Ma attenzione, non chiamatela nobildonna. Perché, come scriveva mercoledì scorso sul suo profilo Facebook la diretta interessata...
Alcuni giornali, amici di facebook o qualche mezzo pubblico mi definisce spesso "nobildonna".Aggiornamento: a questo link trovate il video della puntata di sabato 12 febbraio
non mi innervosisce, ma è inesatto.
Anzi mi innervosisce l'immaginario in cui vengo collocata.
Un po’ strettino per me. Gli immaginari sono tali perché sono ampi. Trovo.
Beninteso, conosco persone titolate, come conosco punk, architetti, imbianchini...credetemi il buono e il brutto sta ovunque...si può trovare un jazzista che snobba Bjoncè, come un tatuato di un centro sociale che professa informalità, snobba una signora che ha piacere ad essere in ordine e quindi dare un giudizio "di forma"
Non affidiamoci MAI ai luoghi comuni, che , in quanto comuni, sono comuni.
Poiché l'aggettivo (aggettivo?) "nobildonna" definisce raramente "donna di nobile animo" mi farebbe piacere chiarire che non ho titoli.
e "donna di nobile animo" sarebbe troppo
I miei sono stati, come già scritto, molto fortunati e hanno potuto scegliere di condurre la propria vita nel modo in cui volevano.
Un privilegio enorme che sono stata abituata a riconoscere e a provare gratitudine per la fortuna che ho avuto.
Ma non sono marchesa, contessa, baronessa né di nascita, né di matrimonio...ho sposato solo persone che amavo e fra questi, per un caso, non c'erano titolati. Per un caso, perché se mi fossi innamorata di un conte sarei diventata, senza problema alcuno, contessa. Senza problema e per indifferenza...
Opinione personale: non considero il titolo nobiliare, un valore se non per la responsabilità che si ha per la storia della propria famiglia che comunque mi piace pensare sia dovuta anche in famiglie non blasonate.
Mi piace pensare che si metta lo stesso amore nel riporre un abito da sposa della nonna senese e nello spolverare una scultura di Bernini "in casa" da 4 secoli.
La disparità di valore ha per me poco valore se non nella differenza che il primo rappresenta un ricordo di cui è inutile liberarsi il secondo può rappresentare un capitale in danari.
ma noi non stiamo parlando di questo, vero?
Ricapitolando: sono, eventualmente solo la Signora Foer.
Se lo aveste conosciuto capireste perché ne sono così fiera...
Vostra Drusilla
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